«Non una fiera del cibo, ma un appuntamento politico». Petrini dà appuntamento a settembre per l’inaugurazione di Terra Madre 2022.
Cinque giorni di evento a Torino, Parco Dora, per confrontarsi su come rigenerare un sistema alimentare che negli ultimi mesi ha mostrato tutta la propria insostenibilità.
Chi pensa che Terra Madre Salone del Gusto sia un posto dove andare a mangiare e bere bene si sbaglia. A Terra Madre Salone del Gusto si mangia e si beve bene, certo, ma non è quello il punto: è il luogo dove, per cinque giorni, ci si incontra e si dialoga per fare politica, per ragionare su come cambiare i sistemi alimentari.
«Non solo un evento che arricchisce il cartellone del turismo enogastronomico piemontese, ma un appuntamento per far nascere una riflessione politica, durante il quale si lavora per i beni comuni e per le tradizioni che abbiamo dimenticato» ha spiegato Carlo Petrini, presidente di Slow Food, nel corso della presentazione della 14esima edizione della manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto e a chi lo produce.
È con la gioia che si cambia il mondo
«Lo facciamo a modo nostro, nel segno della festa, della convivialità, perché siamo convinti che non si cambia mondo con il magone ma con la gioia».
«In questi mesi sentiamo spesso parlare di carenza di energia, ma ci pensiamo mai che il primo produttore di energia – quella che serve per vivere – è proprio il cibo? Siamo vivi perché mangiamo, ci nutriamo: per questa ragione il primo rapporto con l’energia che dovremmo avere a cuore è proprio quello con l’alimentazione» ha aggiunto Petrini. «Ma se non diamo valore a questo patrimonio, dove andremo a finire? Occorre riprendere la strada della sovranità alimentare, che non è un invito all’autarchia ma significa far sì che il patrimonio affidatoci dalle scorse generazioni sia conservato e salvaguardato».
Rigenerare richiede un nuovo modo di pensare
Tema dell’edizione 2022 di Terra Madre Salone del Gusto, in programma a Torino a Parco Dora dal 22 al 26 settembre 2022, è la rigenerazione, intesa come processo di rinascita dell’agricoltura, dell’ambiente, di tutto il vivente, del suolo, della produzione alimentare, dei diritti umani. «Rigenerare richiede un modo di pensare nuovo e quindi anche un linguaggio diverso da quello che ci ha accompagnato negli ultimi anni» ha aggiunto Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia. «Il nostro scopo è quello di rendere evidenti i paradossi che hanno generato il fallimento del sistema alimentare odierno, come la negata sovranità alimentare, l’utilizzo scellerato di risorse necessarie e comuni, lo spreco alimentare, la perdita di biodiversità e di fertilità del suolo, lo sfruttamento animale, la cancellazione delle tradizioni locali».
Parco Dora, una scelta simbolica

Presenti all’incontro organizzato all’Environment Park, tra i luoghi coinvolti come sede della manifestazione, anche le autorità locali. Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha sottolineato la scelta simbolica di portare Terra Madre Salone del Gusto a Parco Dora, luogo che testimonia il passato industriale della città e che negli ultimi anni è stato oggetto di un importante processo di riqualificazione ambientale e di restituzione funzionale agli abitanti del quartiere. Il primo cittadino ha sottolineato anche come il cibo, oltre all’aspetto alimentare e nutrizionale, apra questioni etiche e politiche imprescindibili e di come si rifletta sul piano di valori internazionali troppo spesso dati per scontato.
Terra Madre porta l’agricoltura a Torino
Per la Regione Piemonte è intervenuto l’assessore all’Agricoltura, cibo, caccia e pesca Marco Protopapa sottolineando come con Terra Madre Salone del Gusto, per cinque giorni, l’agricoltura si insedi in città insieme ai produttori di tutto il mondo. Una rigenerazione che parte dal cibo e coinvolge i cittadini ed i visitatori che hanno l’occasione di scoprire i prodotti della tradizione e tra questi i cibi di qualità che identificano la nostra enogastronomia piemontese.