Il Mercato è da sempre il cuore di Terra Madre Salone del Gusto, il luogo di incontro fra migliaia di produttori di tutto il mondo e centinaia di migliaia di visitatori, la vetrina della straordinaria diversità gastronomica dei cinque continenti.
Slow Food affianca da sempre gli espositori del mercato rendendoli ambasciatori della filosofia del buono, pulito e giusto e delle proprie campagne internazionali.
Questo impegno si concretizza anche attraverso la pubblicazione di un documento di linee guida che si pone come uno strumento in evoluzione e ha il duplice obiettivo di essere di massima utilità per i produttori e in piena coerenza con i princìpi del movimento.
Queste linee guida, prima ancora di essere strumento in mano all’organizzazione per operare la selezione tra le realtà che si candidano al ruolo di espositori negli eventi Slow Food e nei Mercati della Terra, sono un punto di riferimento per gli stessi produttori, che possono usarle per orientare il proprio lavoro alla ricerca di una sempre maggiore qualità complessiva.
I produttori del mercato, esempi di rigenerazione
Grazie al proprio lavoro, gli espositori del mercato possono essere essi stessi esempi di rigenerazione, ponendosi obiettivi nobili ed estremamente concreti
- per la difesa della biodiversità, la promozione di pratiche agroecologiche ecosostenibili, la tutela della fertilità del suolo, la tutela del paesaggio, il rispetto del benessere animale, la difesa del latte crudo, la promozione di forme di pesca sostenibile;
- per un uso sempre minore (e auspicabilmente per l’eliminazione) della chimica di sintesi in agricoltura (fertilizzanti e pesticidi), contro gli Ogm, contro l’uso di additivi, conservanti e coloranti, contro gli sprechi alimentari, contro l’uso eccessivo di packaging e di contenitori monouso.
Se sei curioso di conoscere i criteri con cui selezioniamo i produttori, leggi le linee guida
Rigenerazione perché? Dai pascoli al mare…
Al capitolo formaggi, troviamo fra i protagonisti quelli d’alpeggio, realizzati con il latte crudo di animali nutriti prevalentemente al pascolo o comunque con alti apporti di erba/fieno. Oltre all’alimentazione, poniamo attenzione ad altri elementi fondamentali per descrivere il benessere degli animali. Infine, forti di un percorso intrapreso nelle ultime due edizioni di Cheese, privilegiamo i formaggi naturali, fatti senza ricorrere ai fermenti selezionati.
Per quanto riguarda le specie ittiche la prima regola è data dalla volontà di salvaguardare il mare e le sue risorse. Chi segue il nostro evento Slow Fish sa che non consentiamo la vendita, come prodotto fresco o allevato, di tonno rosso, pesce spada, salmone allevato. Siamo attenti alla salute degli stock ittici, in particolare per quanto riguarda il merluzzo e il salmone selvaggio. Chiediamo che i prodotti presentino indicazione chiara della zona Fao di provenienza e che la tipologia di pesca sia altamente selettiva per ridurre le catture accessorie.
… e dai pani ai salumi
Se guardiamo alla filiera dei pani, vediamo che privilegiamo quelli prodotti con cereali di origine locale o di varietà antiche. Ammettiamo solo i pani realizzati con lievito madre e che non siano preparati ricorrendo a miglioratori e coadiuvanti per panificazione, additivi, stabilizzanti, conservanti, esaltatori di sapidità, estratti di malto, coadiuvanti enzimatici, lecitine ed emulsionanti, coloranti, lucidanti, cere, aromi artificiali e aromi naturali identici. In altre parole, anche in questo caso, il nostro faro sono i prodotti naturali.
Ultimiamo questa piccola serie di esempi mostrando come gli elementi della naturalità e del benessere animale siano al centro dell’attenzione se si considera la filiera dei salumi e dei trasformati di carne. Nella selezione, infatti, privilegiamo le aziende che producono salumi con carni di razze autoctone allevate allo stato brado o semi-brado, e che non fanno uso di nitriti e nitrati. Questi prodotti non solo hanno un minore impatto ambientale, ma risultano anche migliori per la nostra salute.