Food policy: una politica alimentare delle città per un cibo buono, pulito e giusto

13 Maggio 2022

Oltre il 50% della popolazione mondiale vive nei centri abitati ed entro il 2050 questa percentuale raggiungerà il 70%. Sono quindi gli abitanti delle città a consumare la maggior parte del cibo prodotto nel mondo, con tutto quello che comporta in termini di uso del suolo, utilizzo di acqua dolce ed emissioni di Co2. Per questo il fatto che le città si dotino di una food policy è necessario.

Il compito di chi governa è quello di mettere in campo – oggi – politiche alimentari in grado di affrontare gli scenari futuri, affinché cibo buono, pulito, giusto e sano possa essere disponibile per tutti.

Senza una profonda trasformazione del sistema alimentare urbano, quindi, non potrà esserci sicurezza alimentare e non potrà verificarsi alcuna transizione ecologica. Per questo, va seguito con attenzione il percorso delle città che hanno deciso di dotarsi di una politica del cibo (food policy), mettendo insieme soggetti diversi per raggiungere obiettivi fondamentali, come la lotta agli sprechi, la promozione di diete sostenibili, il riavvicinamento e l’integrazione del contesto urbano con la campagna circostante.

Il cibo al centro della rigenerazione urbana

È questo il tema del convegno Il cibo al centro della rigenerazione urbana, in programma oggi pomeriggio per Anteprima di Terra Madre, che si terrà da oggi al 15 maggio a Villa Borghese e Casa del Cinema a Roma, organizzata da Slow Food Italia nell’ambito della Festa dei Piccoli Comuni del Lazio, insieme a Regione Lazio e Legambiente Lazio, con il sostegno di Arsial, Comune di Roma e Slow Food Lazio, e la partecipazione dei Piccoli Comuni del Lazio.

«In questo tempo di cambiamento climatico e crisi ambientale, di smarrimento sociale, culturale e politico le città devono mantenere un ruolo centrale nelle strategie politiche del cibo» sottolinea Raoul Tiraboschi, vicepresidente di Slow food Italia. «La generatività sociale che riparte dal cibo trova riscontro nell’agire personale e collettivo. L’impegno dei cittadini nella propria imprescindibile responsabilità umana e civica, dentro una comunità viva e reattiva è già in moto e rappresenta uno sguardo di fiducia concreta nel futuro. Questo sta accadendo in moltissime città del mondo, non solo nelle 225 città firmatarie del Milan urban food policy pact. Roma Capitale ha abbracciato le food policy con un lavoro importante, partito dal basso e molto partecipato, e rappresenta simbolicamente il nuovo corso storico che dopo Expo 2015 rinnova la sua alleanza tra le persone, tra le città e le aree metropolitane tra la campagna e le nuove geografie».

I momenti di condivisione culturale come necessari al cambiamento

Per Enrica Onorati, Assessora Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Pari Opportunità della Regione Lazio «la promozione e la valorizzazione del buono, del pulito e del giusto sono le basi su cui da anni abbiamo costruito la nostra collaborazione istituzionale con Slow Food che ci ha visto protagonisti come Regione Lazio nelle diverse iniziative internazionali e nazionali promosse dal movimento fondato da Carlo Petrini. Creare momenti di condivisione culturale aiuta a stimolare e favorire il cambiamento delle abitudini alimentari delle persone, contribuendo in tal modo alla salvaguardia dell’ambiente e dell’equità sociale. Siamo fieri come amministrazione di esser stati scelti come partner dell’Anteprima di Terra Madre, il primo di una serie di eventi che ci porterà a Terra Madre Salone del Gusto, che si terrà a Torino dal 22 al 26 settembre, e che Roma ospiti l’assemblea nazionale di Slow Food. Il prossimo mese lanceremo con Arsial la call per la raccolta di adesioni alla manifestazione di settembre dove porteremo le eccellenze del Lazio con i prodotti e le storie delle nostre produttrici e dei nostri produttori».

La food policy è fondamentale per lo sviluppo e la sostenibilità delle zone urbane

Intervenendo all’incontro, l’assessora all’Agricoltura, all’ambiente e al ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi ha ribadito: «Il convegno di oggi segna una scelta importante di Slow Food Italia, quella di investire su Roma, sostenendo un percorso che la Capitale ha intrapreso includendo la Food Policy nel mio assessorato. Il lavoro fatto in questi mesi ci ha portati, la scorsa settimana, a Terre e Città dove si è svolto il Food Social Forum. Una giornata di partecipazione, condivisione di proposte, buone pratiche, confronto di idee e oggi questo convegno, che mette ancora una volta la politica del cibo al centro del dibattito. La food policy – ha continuato – è fondamentale per lo sviluppo e la sostenibilità delle zone urbane e intreccia diversi settori, per questo dobbiamo lavorare in squadra con tutti gli assessorati. Il fatto che Slow Food Italia abbia scelto la nostra città come punto di partenza, per raccontare le attività che si possono intraprendere nell’agricoltura, dimostra che Roma si è rimessa in moto e può diventare un modello nazionale e internazionale di sostenibilità anche in questo settore». 

Tra gli altri, sono intervenuti al dibattito Mario Ciarla, Presidente ARSIAL, Andrea Calori, autore di Food and the cities. Politiche del cibo per città sostenibili e presidente di EStà – Economia e Sostenibilità, Gigi Ranieri, responsabile  della pianificazione strategica della Città Metropolitana di Bari e referente per lo sviluppo della food policy, Gabriella D’Amico, associazione Botteghe del mondo e del Comitato Promotore della Food Policy per Roma. 


Nel corso della conferenza  sono state raccontate alcune buone pratiche:

  • La ristorazione collettiva

Una rete di mense sostenibili che ha cambiato l’agricoltura della città metropolitana di Firenze, con Filippo Fossati, amministratore unico di Qualità e Servizi, Alleanza Slow Food dei cuochi.
Si mangia bio in tutte le mense pubbliche di Copenaghen, con Betina Bergmann Madsen, capo del dipartimento che gestisce gli appalti per la ristorazione collettiva pubblica di Copenaghen.

  • I produttori e la città

Taranto guarda al mare: i mitilicoltori disegnano un nuovo destino per la città, con Luciano Carriero, mitilicoltore del Presidio Slow Food della cozza nera di Taranto. 

  • Campagne sullo spreco alimentare

Un progetto solidale e contro lo spreco alimentare a Roma, con Giulia Micozzi, associazione Roma salva cibo ReFoodGees.

Domani, dalle 9.30, alla Casa del Cinema di Villa Borghese, ci sarà il convegno La rinascita dei borghi parte dalla biodiversità, disponibile anche in streaming sul sito di Terra Madre Salone del Gusto. Mentre lungo Viale delle Magnolie sabato e domenica, oltre 40 produttori dei Mercati della Terra di Slow Food della regione, insieme ai produttori in rappresentanza dei Piccoli Comuni del Lazio, esporranno ortaggi e legumi, mieli e formaggi. Alla casa del Cinema cominciano invece i laboratori orticoli e di mani in pasta dedicati ai più piccoli con i formatori e i cuochi amici di Slow Food.

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