PAROLA D’ORDINE: CURIOSITÀ!

12 Settembre 2022

Tra gli appuntamenti, spazi e protagonisti più intriganti di Terra Madre Salone del Gusto

La manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto si avvicina e si fa sempre più ricca: sono oltre 500 gli eventi in programma a Terra Madre, a Torino, Parco Dora, dal 22 al 26 settembre. Si aggiungono gli spazi dedicati a giovani, turismo e agricoltura, l’area in cui protagonisti sono i nostri preziosi amici impollinatori e ancora food talk, forum, eventi off e inediti percorsi enogastronomici alla scoperta delle culture e delle tradizioni di tutto il mondo. 

Ecco una selezione degli eventi più curiosi da non perdere. 

Il Giappone: tra stelle, onigiri e sake

Patria di eleganti fioriture dei ciliegi e antiche tradizioni: il Giappone ci incanta sempre. I suoi prodotti ne rispecchiano la cultura, semplici a prima vista ma, se studiati con più attenzione, complessi e con una precisione esemplare nella loro preparazione. Ne troviamo un esempio in Le forme del riso: sake e onigiri, in programma il 24 settembre alle 13 nella Sala UniCredit 2, dove i produttori Terada Honke e Niida Honke insegnano a degustare il sake, abbinato a una selezione di onigiri a opera della chef Yoshie Kamiya, che ci racconta quanto sia importante il riso nella cultura giapponese. Scopriamo poi il meraviglioso mondo delle alghe, il 24 settembre alle 15.30, sperimentando la loro diversità e versatilità in cucina grazie agli insegnamenti di Yuichi Tomohiro e Jun Hachiya, co-fondatori di Sea Vegetables, e allo chef Shui Ishizaka. Infine nell’Arena Gino Strada, il 26 settembre alle 14, ascoltiamo storie di resistenza e comunità come quella di Shinobu Namae, chef de L’effervescence, ristorante 3 stelle Michelin di Tokyo, attivista di Slow Food e membro di Relais & Châteaux. Shinobu è uno dei rappresentanti dell’Alleanza Slow che lega cuochi e produttori, che oggi riunisce più di mille cuoche e cuochi in 26 paesi del mondo. 

F come… fumetti, farina di castagne e fermentazione

Entangled è un graphic novel fantascientifico, primo capitolo di un universo narrativo che vede intrecciarsi diverse avventure e linee temporali. Nella sua presentazione, il 22 settembre alle 14.30, ne conosciamo meglio la storia, che affronta temi come le pandemie, la crisi climatica e la pervasività dei media e dei social network, con gli occhi di cinque adolescenti e un robot sentimentale.
Ci spostiamo poi dai fumetti a una delle filiere simbolo di rigenerazione in questa edizione, quella dei castanicoltori. Pane, pasta, dolci: nella RegenerAction del 23 settembre alle 12.30, i membri della rete Slow Food ci svelano tutto quello che si può fare con le castagne. Protagoniste le ricette legate alla cultura delle Alpi e degli Appennini, e dalla comunità peruviana di Tambopata la castana amazzonica, ingrediente della salsa aji de castanas e di un gustoso latte di castana

E infine, largo ai cibi fermentati: miso, shio-koji, kombucha, shoyu, tarhana e tante altre prelibatezze che nascono dalla trasformazione di materie prime d’eccellenza con metodi antichi filtrati da moderne conoscenze. Durante Non Si butta. Si fermenta!, il 23 settembre alle 15.30 nello spazio Cibo e Salute realizzato in collaborazione con il main partner Reale Mutua, Carlo Nesler, maestro dei processi fermentativi, ci conduce in un viaggio che tocca i Balcani, con la trahana dalla Bulgaria, una miscela fermentata di yogurt e cereali, e la Spagna, dove una squadra di giovani cuochi fermenta i cibi per non buttar via niente. Perché fermentare è anche un’arma contro il food waste! 

L’Honey bar: lo spazio più dolce e ronzante di Terra Madre

Anche in questa edizione non potevamo dimenticarci dei nostri amici più piccoli che, però, fanno il lavoro più grande, e dai quali dipende la maggior parte del nostro cibo. Sono gli insetti impollinatori: non solo api, ma anche altri insetti importanti, come farfalle, falene, coleotteri, formiche, mosche e migliaia di altre specie.
Tutti i giorni alle 10 rendiamo loro omaggio negli Speed Honey Date, assaggi veloci condotti da esperti degustatori che accompagnano il pubblico alla scoperta dei mieli italiani e non solo. Mentre venerdì 23 e sabato 24, grazie agli esperti dell’Osservatorio Nazionale Miele, degustiamo i mille mieli, i mieli millefiori su una selezione di 21 prodotti, uno per regione, selezionati dal Concorso Tre Gocce d’Oro 2022, e nei Forum e negli incontri spaziamo dai mieli di montagna ai progetti di apicoltura urbana, esplorando il mondo delle api, del miele e di tutti gli amici impollinatori. 

L’Africa, terra di straordinarie tradizioni gastronomiche

Il 22 settembre alle 14, comincia il nostro viaggio fra le terre africane e la loro cultura con Le ricette del riuso. Dalla Nigeria la giovane cuoca Olajumoke Okeola ci spiega come preparare il tè con la buccia dell’ananas, in Kenya realizziamo un dolce con le banane troppo mature e infine in Uganda vediamo come trasformare in polvere le verdure cotte avanzate.
Le spezie magrebine e il dado burkinabè invece sono i protagonisti di sapori d’Africa il 25 settembre alle 11, laboratorio in cui l’insegnante Fairouz Elagy, ci fa conoscere la speziatura di tajine e altri piatti, preparando la salsa chermoula. Mentre la cuoca burkinabé Franceline Tranagda presenta il soumbalà: preparazione fermentata ricavata dall’albero del neré, spesso soppiantata dai dadi industriali.
Spazio poi il 25 settembre alle 15.30, al Marocco e i cous cous delle montagne, degustazione in cui le cuoche Souhad Azennoud e khadija el jazouli ci mostrano l’arte paziente della preparazione del cous cous. Souhad parte dal piccolo farro del Rif, Presidio Slow Food, mentre Khadija utilizza i grani antichi dell’Atlas.
A concludere il miglio, simbolo della cucina senegalese, protagonista del laboratorio in programma il 25 settembre alle ore 17.30. Dopo un tour alla scoperta del quartiere Aurora e la vita della comunità senegalese nel territorio, Abderrahamane Amajou della Rete migranti, ci guida nella preparazione di una ricetta speciale. 

Spazio Giovani e eventi Unisg, tra limited edition e rap agroecologico

Nello spazio GTA – Giovani, Turismo, Agricoltura assistiamo a incontri, riflessioni e approfondimento, per guardare al futuro del cibo con gli occhi delle nuove generazioni, ascoltando le loro voci, le storie e le esperienze. Ma non mancano i momenti dedicati a curiose degustazioni come quelle a base di aceto e mixology o di kombucha organizzate dagli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche. Senza dimenticare gli incontri dedicati al viaggio lento, con le nuove destinazioni di Slow Food Travel, e originali forum che mettono al centro I giovani e il cibo: creatività, determinazione e resilienza, in cui, Geovanni Erik Najera Guzmán, portavoce della Comunità del Semillero Agroecológico Slow Food, ci racconta la sua storia in maniera alternativa attraverso una performance di rap agroecologico.

Le Food Talk al femminile: da incontri virtuali a racconti live in Parco Dora

Attivisti, scrittori, insegnanti, contadini, pastori, pescatori e cuochi: nelle Food talk di Parco Dora raccontano dal vivo le loro esperienze, i loro progetti e la propria visione sulle tematiche che ruotano attorno al mondo del cibo, dell’agricoltura e dell’ambiente. Degli incontri ospitati dalle due arene, intitolate a Gino Strada e Berta Cáceres, vi proponiamo una selezione tutta al femminile. In I giardini di alghe, in programma il 22 settembre alle 17, la danese Jannie Vestergaard, coordinatrice  di Slow Food Denmark, ci insegna ad apprezzare i prodotti coltivati nei suoi giardini: cozze, ostriche e alghe. Mentre alle 14 di venerdì 23 scopriamo storie e tradizioni sul mais, legate ai paesi che più lo rappresentano: Argentina, Messico, Perù e Bolivia. A guidarci, dove il mais è cibo, vita, sacralità e resistenza c’è Karina Ocampo, giornalista e autrice del libro La ruta del maìz. Chiude Le donne e la rigenerazione del sistema alimentare, il 26 settembre alle 11,  con Dali Nolasco Cruz, Messico. Contadina, attivista, membro del nuovo consiglio di amministrazione di Slow Food International, Dalí fa parte della popolazione indigena Nahua di Tlaola in Messico, nello stato di Puebla, dove alcuni anni fa nacque il progetto Mopampa, un esempio di come le donne delle comunità indigene lottano ogni giorno per costruire una società più giusta, inclusiva e collaborativa. 

Slow Fiber: vestire è un atto agricolo

In occasione di Terra Madre, nella cornice del Museo A come Ambiente, presentiamo ufficialmente Slow Fiber, rete promossa da un gruppo di aziende che rappresentano l’eccellenza della filiera tessile italiana e che si prefiggono di diffondere i valori di una filiera tessile trasparente, buona, pulita, giusta e che offra prodotti durevoli. L’incontro, in programma il 23 settembre alle ore 14, mostra come scegliere cotoni biologici, lane che arrivano da allevamenti sostenibili e rispettosi del benessere animale e fibre rigenerate significa ridurre l’impatto sull’ambiente, far bene alla nostra salute, ma anche aiutare un modello diverso di agricoltura, allevamento e di produzione. 

Terra Madre Off: la rigenerazione parte dagli orti urbani

Durante Terra Madre, ma in alcuni casi anche qualche giorno prima dell’evento, non mancano le occasioni per approfondire la conoscenza di Torino e il tema della Rigenerazione, grazie a feste, presentazioni di libri, incontri, cene e visite guidate. 

Particolare attenzione è rivolta agli orti urbani, protagonisti di numerose iniziative messe in campo da associazioni e da altre realtà attive sul territorio. Il 24 settembre alle ore 20, torna per la terza edizione a grande richiesta l’evento più cool dell’anno sulle sponde del Sangone, il Gran Galà degli Orti generali, con preparazioni vegetali a opera dei venti cuochi ortolani coinvolti, musica, premiazioni e un’asta di beneficenza a sostegno della prima comunità energetica di Mirafiori sud. Il 23 e 24 settembre, spazio invece a Ortorama, il doppio tour di visite guidate degli orti urbani torinesi, situati a Nord e nel Centro Sud della città. Occasioni per scoprire la storia dello spazio e del suo gruppo di ortolani, e partecipare ad alcune attività gratuite come laboratori, performance e merende. 

Le special edition: come sostenere Terra Madre

Frutto di una delle speciali collaborazioni di questa edizione è la maglietta ufficiale RegenerAction, realizzata dall’azienda torinese Oscalito, nata nel 1936 nel capoluogo torinese e ora guidata dalla terza generazione. Tutti coloro che visiteranno la manifestazione e vorranno acquistarla contribuiranno alla raccolta donazioni per Terra Madre. 

Valgono in ogni momento della giornata i tre sorbetti special edition di Pepino, con arancia rossa, bergamotto e mandarino bio, realizzati in collaborazione con Slow Food per la selezione dei prodotti e brandizzati RegenerAction. Irrinunciabile poi lo Zabà di Alberto Marchetti: ricetta di Langa, con il marsala, e tradizione torinese. Parte del ricavato sarà destinato da Pepino e da Alberto Marchetti a Slow Food e alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus.

Gli eventi dei partner

Caffè, parmigiano, pasta, birra e cocktail. Cosa hanno in comune questi ingredienti? Sono i protagonisti degli eventi dei partner di Terra Madre! Con Parmigiano Reggiano scopriamo le ricette di Casa Artusi,  le sue diverse stagionature, inediti abbinamenti con sakè giapponesi e tutti i segreti della produzione grazie all’esperienza dei caseifici di montagna

Grazie a Pastificio Di Martino rendiamo onore alla Pasta di Gragnano IGP, declinata nei piatti antispreco dello chef Pierpaolo Giorgio, nella degustazione guidata dalla stellata Cristina Bowerman,  in un originale aperipasta e nelle ricette tipiche della meravigliosa isola di Ischia. Ad accompagnare sia il parmigiano che la pasta troviamo le birre di qualità selezionate da QBA (Quality Beer Academy), che insieme a Bolle di Malto ci insegna come apprezzare le specialità brassicole del nostro territorio, tra birre ancestrali e Italian grape ale. Senza dimenticare Lavazza e il suo percorso ricco di contaminazioni e suggestioni alla scoperta del mondo del caffè, utilizzato in ricette sia dolci che salate, come catalizzatore di pace e prosperità, e il gruppo Iren, che a Terra Madre offre una rigenerante esperienza di gusto grazie a Ri-sorso, il cocktail prodotto dagli scarti della frutta, realizzato da Pause – L’atelier dei sapori.

Skip to content