Degusta, impara, conosci… innamorati!

12 Settembre 2022

Mangiare, bere, provare, ascoltare, ma anche agire e riflettere: tutto quello che non si è mai visto a Parco Dora e si può fare durante Terra Madre Salone del Gusto

A Terra Madre Salone del Gusto, in scena a Torino dal 22 al 26 settembre 2022, ci sono eventi per tutti i gusti e per tutti gli interessi. Dalla colazione al mercato, dalle passeggiate all’attivismo, ma anche pause gustose, documentari, percorsi educativi e incontri con personaggi internazionali. Non mancano quindi le occasioni per approfondire il tema della rigenerazione attraverso il cibo e le voci dei suoi protagonisti.

Ecco un itinerario tematico per scoprire il meglio del calendario di Terra Madre. Il programma completo è disponibile qui.

Mangiare

Quando pensiamo a Terra Madre Salone del Gusto il primo verbo che ci viene in mente è senza dubbio mangiare. Le occasioni di certo non mancano, a partire dalla Caffetteria dove, oltre ad assaggiare i caffè della Slow Food Coffee Coalition, una rete aperta e collaborativa che unisce tutti i partecipanti coinvolti nella filiera del caffè, si possono anche gustare le preparazioni tipiche delle colazioni internazionali. Ma la colazione è anche allo spazio dell’Università di Scienze Gastronomiche dove ogni giorno si trovano prodotti artigianali come le confetture di Petricor prodotte nei frutteti di Lucinasco, il cioccolato di Cacao Disidente direttamente dalla Colombia o la piccola pasticceria alessandrina di Mamù, tutti ex studenti Unisg che intorno al cibo buono, pulito e giusto hanno costruito la loro professione.

Per pranzo e cena c’è l’imbarazzo della scelta. Nella Cucina di Terra Madre, ad esempio, si possono trovare piatti internazionali preparati dai cuochi dell’Alleanza Slow Food, come le frittelle bielorusse di patate con sugo ai funghi, i piatti delle tradizioni indigene asiatiche, i fagioli con pane e crusco affumicato della Basilicata. Provenienti da tutta Italia, i Food Truck propongono deliziosi spuntini come i burger vegetali dei torinesi Van Ver Burger, le immancabili olive all’ascolana rivisitate dai ragazzi di Scottadito o ancora la pasta fresca tirata a mano di BStradi. Nelle Cucine di Strada trovate, invece, numerosi spezzafame tra cui il Trapizzino, una tasca di pizza triangolare farcita, o gli arrosticini abruzzesi di Bracevia.

Un invito al viaggio attraverso la Georgia con i suoi piatti e i suoi celebri vini, riuniti alla stessa grande tavola. Tutti a tavola: supra georgiana è una vera esperienza di gusto: dalle melanzane e noci ai tradizionali Jonjoli fermentati (Staphylea colchica flowers) simili ai nostri capperi, passando per zuppe e fritti. Viaggiamo insieme alla squadra del Vake Bistrot (Tblisi), navigando e assaggiando i vini lavorati in qvevri (anfore in terracotta interrate). Non perdetela!

Se volete godervi una pausa golosa tra un evento e l’altro, Gelati Pepino 1884 oltre al suo classico Pinguino, propone anche tre special edition: sorbetti con arancia rossa, bergamotto e mandarino bio, realizzati in collaborazione con Slow Food per la selezione dei prodotti e brandizzati RegenerAction. Irrinunciabile poi lo Zabà di Alberto Marchetti: ricetta di Langa, con il marsala, e tradizione torinese.

 

Bere

Per tutti gli amanti del vino l’Enoteca della Slow Wine Coalition è il luogo perfetto per assaggiare le migliori etichette italiane selezionate da Slow Wine e dalla Banca del Vino, suddivise per regioni, certificazioni e tipologie. Dalle bollicine ai vini rossi, dai vini rosa ai bianchi, ma non solo: il programma prevede anche degustazioni di vermouth ed esperienze di mixologia in collaborazione con i Maestri dei cocktail.

Se invece preferite una birra ghiacciata potete berla nello spazio dedicato ai Birrifici Artigianali dove vengono spillate al momento alcune delle migliori rappresentanti del mondo brassicolo italiano contemporaneo. Qualche esempio? Il marchigiano Birrificio 61cento, l’alessandrino Cane di Guerra e la trentina Birra Impavida. Per saperne di più sulla filiera, i metodi di produzione, le nuove tendenze e i mastri birrai, potete partecipare agli incontri e ai laboratori organizzati nello spazio espositivo Bolle di Malto e nelle sale di Edit Torino.

Ascoltare

Non si vive solo di cibo, ma anche di conoscenza. E quali momenti migliori per ascoltare ricercatori, docenti, scrittori, economisti provenienti da tutto il mondo se non le conferenze, i forum e i food talk? Ospiti internazionali come l’attivista brasiliana Bela Gil, il premio Pulitzer Michael Moss, l’architetta Carolyn Steel, il docente universitario Nevin Cohen, intervengono durante le conferenze portando a Torino riflessioni ed esperienze.

Ma non solo: nelle arene intitolate a Gino Strada e Berta Cáceres possiamo confrontarci su temi come il clima, gli Ogm, l’educazione alimentare, la biodiversità, l’agroecologia, ascoltando le storie di indigeni, attivisti ed esperti, e produttori. Tra questi Telmo Pievani, evoluzionista e saggista italiano, la giornalista Karina Ocampo, Clayton Brascoupé, direttore del Traditional Native American Farmers Association, Bel Coelho, attivista per i movimenti sociali contro la deforestazione, e molti altri.

Imparare

Una delle parole chiave di Terra Madre Salone del Gusto è imparare. Tanti gli appuntamenti pensati per i più piccoli e le famiglie, ma anche per le nuove generazioni, con attività di educazione su cibo, alimentazione e ambiente ospitati nel Giardino dell’Educazione. Ma non finisce qui: si continua con i viaggi alla scoperta del suolo ai laboratori di lettura, dalle visite al Museo A come Ambiente ai percorsi allestiti dal Museo del Risparmio, passando per le attività  sugli orti, sulla biodiversità della foresta amazzonica e sulla conservazione dei semi.

E ancora: il documentario Innesti di Sandro Bozzolo ci racconta la battaglia per recuperare i castagneti secolari e la loro tradizione, la mostra Slow Food Heroes attraverso la fotografia mette in luce le iniziative virtuose legate al cibo, l’incontro con l’artista Otobong Nkanga tocca temi urgenti legati alla crisi ecologica e ambientale, allo sfruttamento delle risorse e alla sostenibilità. Insomma, chiunque a ogni età può imparare qualcosa di nuovo a Terra Madre.

Provare

Pensate per mettere alla prova esperti e curiosi, le RegenerActions sono attività pratiche per scoprire, assaggiare e cucinare ricette dall’Italia e dal mondo. Dai filindeu sardi ai casoncelli lombardi, dall’injera etiope al burek turco e balcanico, fino ai fermentati bulgari e spagnoli e ai piatti crudisti ai piedi dell’Himalaya: sono numerose le occasioni per sperimentare nuovi ingredienti e nuove tecniche grazie al supporto dei cuochi dell’Alleanza Slow Food, dei produttori e degli esperti.

Acquistare

Munitevi di sporta di tela e scarpe comode: Terra Madre è anche, e soprattutto, mercato. Qui, nel Mercato di Terra Madre è possibile incontrare migliaia di produttori di tutto il mondo e toccare con mano la diversità gastronomica dei cinque continenti. Sono oltre 700 gli espositori provenienti da Afghanistan, Austria, Bulgaria, Colombia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Montenegro, Paesi Bassi, Romania, San Marino, Slovacchia, Spagna, Taiwan e Ucraina.

Legumi, cereali, liquori, lievitati, salumi, spezie e tanti altri prodotti in un viaggio in Italia e nel mondo per scoprire l’enogastronomia più autentica. Tra questi, non possono mancare quasi 200 Presìdi Slow Food presentati da chi li custodisce, salvaguardando dall’estinzione razze autoctone, varietà di ortaggi e di frutta, pani, formaggi, dolci tradizionali.

A Terra Madre fanno il loro debutto 13 nuovi Presìdi italiani, che vanno ad arricchire il bagaglio di biodiversità tutelata da Slow Food e si aggiungono ad altre storiche produzioni internazionali presenti all’evento. Tra queste, ad esempio, le ostriche bretoni dalla Francia e del mare di Wadden dai Paesi Bassi, lo zafferano di Jiloca e i capperi di Ballobar dell’Aragona, nel nord est della Spagna, e i diversi tipi di formaggi a latte crudo irlandesi.

Agire

A Terra Madre raccontiamo anche le numerose campagne sostenute da Slow Food. L’attivismo, infatti, è uno dei pilastri del lavoro dell’associazione fin dalla sua fondazione. Nella Piazza dell’Attivismo, quindi, si pone l’attenzione su alcuni argomenti che oggi sono entrati nell’agenda di molti governi e nell’agire dell’opinione pubblica. Come ad esempio la salvaguardia delle api e degli impollinatori, portata avanti attraverso la campagna Save Bees and Farmers che ha raccolto più di un milione di firme.

E poi la mobilitazione contro il landgrabbing in Africa, le battaglie per la giustizia sociale e la sicurezza alimentare in America Latina, la tutela dei sistemi alimentari locali contro l’uso di pesticidi e Ogm. In questo spazio, inoltre, si possono incontrare i membri dello Slow Food Youth Network e partecipare alle loro attività.

Altro luogo in cui è possibile attivarsi e conoscere le campagne dell’associazione è lo Spazio Slow Food: qui è possibile diventare soci e sostenere attivamente petizioni e battaglie.

Passeggiare

Per cinque giorni Terra Madre ci fa vivere Parco Dora da tante prospettive, alcune così particolari che probabilmente neanche i torinesi le hanno mai vissute. Possiamo, infatti, passeggiare seguendo il Sentiero della Biodiversità, dove troviamo alcune delle reti tematiche che compongono il variegato mondo di Slow Food, come Slow Grains, Slow Beans e la neonata rete dei castanicoltori. Una vera e propria immersione nella biodiversità attraverso le diversità culturali, i saperi tradizionali e il lavoro delle comunità nelle aree rurali.

Se la vostra passione è l’arte, potete partecipare al Parco Dora Street Art Tour che vi conduce alla scoperta dell’arte muraria che ormai da diversi anni arricchisce il contesto post-industriale del parco. Si passeggia laddove prima sorgevano gli stabilimenti della Fiat, delle officine Savigliano, proprietà Michelin, e tra gli spazi industriali dove si è prodotta anche la guglia in metallo della Mole. Si butta un occhio alle piste da skateboard e ai campi da basket per arrivare poi in Borgata Tesso.

Se invece volete sperimentare, Uisp Comitato di Torino Aps organizza una camminata a passo di danza a cura delle scuole di Danza Uisp.

Degustare

Marchio distintivo di tutti gli eventi Slow Food, a Parco Dora i Laboratori del Gusto sono letteralmente andati a ruba. Per chi volesse ancora approfittare degli ultimi posti disponibili, ecco qualche suggerimento: Ischia, un’isola di terra, per scoprire i segreti della pasta di Gragnano e i profumi del territorio, Un vitigno in comune: le Italian Grape Ale, i vini e i vitigni che le hanno generate, se siete curiosi di assaggiare le birre italiane caratterizzate da diverse varietà di uva.

E ancora: Un viaggio nel mondo degli specialty coffee, un’esperienza unica organizzata da Lavazza e curata dai suoi Coffelier, La Carinzia e l’incanto della Valle del Lesachtal, per immergersi tra antichi mulini e caseifici. Se le vostre papille non sono ancora sazie, potete fare un salto negli spazi regionali dove trovate prodotti tipici in assaggio, laboratori del gusto e degustazioni guidate da produttori ed esperti.

E se siete in giro per Torino, non dimenticate Dalla fava alla tavoletta di cioccolato, ovvero una visita guidata dal 22 al 26 settembre nel laboratorio di produzione di Guido Gobino. 

Innamorarsi

Quando si parla di innamoramento, si pensa subito a qualcosa di dolce. Magari di dolce come il miele. E voilà, abbiamo lo spazio giusto anche per questo! Si tratta dell’Honey Bar realizzato con Mielizia e Ricola e dedicato alle api e a tutti gli insetti impollinatori, come farfalle, falene, coleotteri, formiche, mosche e migliaia di altre specie. Qui si può partecipare agli Speed Honey Date, ovvero assaggi veloci, condotti da esperti degustatori che ci accompagnano alla scoperta dei mieli italiani e non solo.

Si può poi esprimere il proprio giudizio sui 21 mieli millefiori selezionati dal Concorso Tre Gocce d’Oro 2022. Quelli che ottengono il maggiore gradimento del pubblico ricevono poi un premio domenica 25 settembre all’interno dello Spazio Slow Food. E per scoprire tutti i segreti di questo dolcissimo mondo, non perdete i forum e gli incontri.

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