TERRA MADRE, LA RIGENERAZIONE È A PORTATA DI GIOVANI

12 Settembre 2022

Incontri, workshop, degustazioni e tavole rotonde. Tutte le proposte dello Slow Food Youth Network e degli studenti Unisg per i cinque giorni a Parco Dora

Sono agricoltori, allevatori, cuochi, studenti e attivisti della rete Slow Food. Hanno preso in mano aziende di famiglia o deciso di iniziare da zero nel settore agroalimentare. Arrivano a Torino da ogni parte del mondo, legati da un obiettivo comune: costruire il futuro del cibo, e farlo raccontando le proprie esperienze o cercando soluzioni condivise alle numerose crisi che il settore oggi presenta. A partire da quella climatica e ambientale, la più urgente e più sentita dalle nuove generazioni.

Terra Madre Salone del Gusto, in programma a Torino, Parco Dora, dal 22 al 26 settembre, quest’anno ha come tema la rigenerazione. Non possono mancare allora spazi e appuntamenti studiati dai giovani: dalle conferenze ai workshop tematici, dalle degustazioni ai tavoli di lavoro. Con la voglia di ritrovarsi a fine giornata per raccontarsi storie belle, pulite e giuste davanti a un calice di vino e a buona musica dal vivo.

A Torino i giovani portano la propria visione del mondo, dell’alimentazione e del futuro. 

Attivisti da ogni angolo del mondo con lo Slow Food Youth Network

“Loro sono giganti, ma noi siamo moltitudine”: la rete internazionale dei giovani di Slow Food chiama a raccolta a Terra Madre i propri attivisti per trovare soluzioni a cinque domande cruciali del sistema agroalimentare: come ridurre l’uso di pesticidi in agricoltura? Come rendere i servizi di food delivery più sostenibili? Come garantire la sovranità alimentare e l’accesso ai semi? Come garantire il diritto alla terra e al mare alle comunità indigene? I partecipanti allo SFYN Tank, questo il format del workshop, le affrontano in tavoli di lavoro per poi restituire i risultati del dibattito.

Tra gli appuntamenti di scambio e confronti anche il dialogo intergenerazionale che riunisce allo stesso tavolo il presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo Francesco Profumo, il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini e Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Insieme ai giovani rappresentanti dello SFYN e dello Young Advisory Board della Compagnia di San Paolo, affrontano le questioni più importanti sul futuro del cibo come lo spreco, la sovranità alimentare, il ruolo dei giovani nella creazione di modelli sostenibili.

Non manca poi occasione per condividere storie e saperi da ogni angolo del mondo: è la Storytelling Night, uno scambio di racconti fra i delegati delle reti tematiche, a ritmo di musica tradizionale colombiana, davanti a un calice di buon vino.

Il programma di Slow Food Youth Network Italia

Appuntamento allo spazio Giovani Turismo Agricoltura con il ricco programma della rete SFYN Italia. Tre appuntamenti formativi affrontano il divario generazionale in agricoltura e dimostrano che l’accesso dei giovani al settore agricolo è possibile. Se ne parla anche con l’Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, che presenta in anteprima il Rapporto Ismea-RRN Giovani agroalimentare e territorio, in un dialogo con la presidente di Slow Food Italia Barbara Nappini.

Dal campo al piatto i giovani produttori raccontano le filiere del grano e del formaggio insieme ai loro coetanei cuochi dell’Alleanza, non prima di aver scambiato buone pratiche di agroecologia con i colleghi vignaioli e coltivatori argentini. Le giornate si concludono con workshop e aperitivi tra gli sfyners.

L’Università di Scienze Gastronomiche

Nello stand dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ogni mattina si può fare  colazione con i prodotti artigianali degli Alumni, gli ex studenti Unisg, mentre a sera l’aperitivo è a base di kombucha, vermouth, birre artigianali, formaggi a latte crudo e salumi naturali.

Nel frattempo si alternano dibattiti, presentazioni e tavole rotonde sui temi più attuali con numerosi esperti del settore.

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