Le grandi Conferenze e le Arene di Terra Madre

15 Giugno 2022

A Terra Madre Salone del Gusto 2022 gli spazi dedicati al confronto e alle riflessioni sul tema della rigenerazione

Le Conferenze di Terra Madre sono il luogo privilegiato per riflettere sulle grandi questioni internazionali legate alle politiche alimentari e al futuro del cibo, e nel 2022 non potevamo che affidare loro il compito di sviluppare il tema di questa edizione.

Prendere coscienza di come rigenerare il nostro sistema alimentare: questo il proposito degli incontri in programma, che si pongono l’obiettivo di dare indicazioni concrete per l’attuazione di un rinnovamento radicale, necessario in diversi ambiti: sociale, ambientale, economico e culturale. Le conferenze riguardano dunque tutti gli ecosistemi – dalle città agli oceani, dalle foreste alle grandi pianure – e coinvolgono esperti, tra cui filosofi ed economisti, attivisti, artisti e ricercatori. Il programma completo è consultabile qui. 

Rigenerazione: come, quando, dove e perché

Si parte giovedì 22 settembre alle 17.30 con La rigenerazione necessaria, la prima grande conferenza che apre il dibattito sul legame tra sistema alimentare e rigenerazione, e sul modo in cui quest’ultima può essere la risposta alle attuali sfide climatiche, sociali e ambientali che dobbiamo affrontare.

Segue il doppio appuntamento della giornata di venerdì 23 settembre: alle 15.30 la conferenza Le città che cambiano. Modelli di rigenerazione spiega come promuovere la rigenerazione alimentare nelle nostre città, mentre alle 17.30 scopriamo il significato di rigenerazione nell’ambito agricolo con la conferenza Voler bene alla Terra.

Sabato 24 e domenica 25 alle 17.30 concludono le ultime due conferenze: Io, tu, noi: quando insieme possiamo fare la differenza e Diritti al cibo, per contrastare le ingiustizie sociali e ambientali. Due incontri per comprendere come possiamo essere protagonisti di questa rigenerazione attraverso le nostre scelte quotidiane e perché è importante parlare di rigenerazione anche in termini di giustizia sociale. 

Le cinque grandi conferenze di questa edizione sono ad accesso gratuito e si svolgono a Parco Dora. Per tutti coloro che non possono essere presenti, le conferenze sono disponibili anche in forma digitale, arricchite da quiz, sondaggi e approfondimenti.

I relatori

Tra i relatori già confermati: Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle scienze biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova; Larissa Mies Bombardi, docente presso la facoltà di Filosofia, letteratura e scienze umane dell’Università di San Paolo, si è dedicata in particolare alla geografia umana e agricola, e negli ultimi anni ha focalizzato i suoi studi sull’utilizzo dei prodotti agrochimici nell’agricoltura brasiliana e proprio a causa di questi studi attualmente sta vivendo la sua vita in esilio; Michael Moss, reporter al New York Times – e prima per il Wall Street Journal e molti altri – è autore, tra gli altri di Grassi, dolci, salati. Come l’industria alimentare ci ha ingannato e continua a farlo; Carolyn Steel, architetta e autrice del libro Sitopia: come il cibo può salvare il mondo, ci offre una visione provocatoria ed esaltante sul cambiamento e di come riuscire a prosperare sul nostro affollato e surriscaldato pianeta; Elena Granata, professoressa associata di Urbanistica al Politecnico di Milano, autrice del volume Biodivercity, città aperte, creative e sostenibili che cambiano il mondo per la collana Terrafutura di Slow Food Editore; Selma Dealdina, del Coordinamento nazionale di articolazione delle comunità rurali afrodiscendenti Quilombola, Brasile; Raj Patel, economista e studioso delle politiche alimentari, ha lavorato per la Banca mondiale e per il Wto prima di impegnarsi in campagne internazionali contro queste stesse organizzazioni; Rupa Marya, medico dell’Università della California, sostiene e promuove la deep medicine; Don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera, Corinna Hawkes, professoressa e direttrice del Centro per le politiche alimentari della City University di Londra; Elisa Loncòn Antileo, linguista mapuche e attivista peri i diritti indigeni in Cile, presidente della Convenzione costituzionale cilena; Virginie Raisson, analista in relazioni internazionali specializzata in geopolitica prospettiva, direttore del centro studi francese Lèpac, e autrice dell’Atlante dei futuri del mondo; Bela Gil, attivista, scrittrice e presentatrice, laureata in Nutrizione presso l’Hunter College a New York, ha conseguito un corso per diventare chef naturale presso il Natural Gourmet Institute di New York e un Master in Scienze Gastronomiche all’Università di Scienze Gastronomiche di Slow Food, in Italia, è vice presidente dell’Instituto Brasil Organico, creato per rappresentare, promuovere, proteggere e incoraggiare il movimento biologico brasiliano; Willie Peyote, rapper e cantautore torinese i cui pezzi sono un mix di cinismo, autoironia e denuncia sociale.

La rigenerazione scende anche in Arena

A Terra Madre 2022 vogliamo ricordare Gino Strada, chirurgo, fondatore di Emergency e amico, e il suo impegno contro ogni forma di guerra, e Berta Cacères, attivista uccisa per via delle sue battaglie in difesa dei popoli indigeni. A loro dedichiamo le due Arene dell’evento, spazi di scambio e dialogo in cui si riuniscono antropologi, filosofi, economisti, scrittori, ecologisti, educatori, ma anche contadini, pastori, pescatori, cuochi e membri della rete Slow Food. Qui condividono le loro esperienze e offrono la loro visione dell’ambiente, dell’agricoltura e del sistema alimentare a cui mirano, tra le ormai classiche Food Talk e altri nuovi format pensati per approfondire temi e progetti.

Rigenerare attraverso spazi digitali innovativi e immersivi

Terra Madre presenta per la prima volta un portale digitale: uno spazio che collega persone di tutto il mondo, come se fossero all’interno della stessa stanza. Lo spazio immersivo del portale sfrutta il potenziale della rete globale e consente conversazioni in diretta con persone in altre parti del mondo, insieme alle storie uniche delle comunità Slow Food di tutto il mondo e ai contributi di partner ed esperti. 

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