Due giorni per parlare della biodiversità dell’Appennino marchigiano e far riflettere sul futuro delle comunità che abitano questo territorio duramente colpito dal sisma del 2016.
Questo l’obiettivo di Terra Madre Sibilla, la due giorni di eventi organizzata il 4 e il 5 giugno a Gualdo di Macerata da Slow Food Marche, in collaborazione con il Comune di Gualdo, l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini e Slow Food Italia.
L’accelerazione di dinamiche già in atto e la conseguente necessità di ricostruire, spesso completamente, il tessuto sociale di questi luoghi può costituire un’occasione di sperimentare virtuose modalità di rigenerazione di comunità presenti e future? Obiettivo di Terra Madre Sibilla è sostenere la nascita di aziende di giovani agricoltori, allevatori, casari che possano dare autenticità anche al turismo rurale dell’Appennino marchigiano.
Il tutto passando attraverso il rilancio delle botteghe in chiave moderna, come luoghi in cui si forniscono servizi fondamentali per gli abitanti, e la valorizzazione della dimensione comunitaria, innescando meccanismi di solidarietà, scambio, accoglienza.
Il mercato dei produttori dei Sibillini: alla scoperta delle eccellenze dell’Appennino marchigiano

Nel corso della due giorni si possono scoprire prodotti e Presìdi locali: ad esempio il pecorino dei Monti Sibillini; l’anice verde di Castignano; le mele rosa dei Monti Sibillini; la roveja di Civita di Cascia. Da non perdere una visita al Mercato dei produttori dei Sibillini allestito nelle vie del centro storico di Gualdo,
Né mancano i cibi di strada dei food truck del cratere sismico, i laboratori del gusto dedicati all’olio e al pecorino, e le conferenze durante le quali le comunità dell’Appennino marchigiano si racconterano e si confrontano sul futuro di questi territori tanto belli quanto fragili.
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La rinascita dei borghi e la rigenerazione sociale ed economica delle comunità locali: i due fronti di impegno di Terra Madre Sibilla

Il primo appuntamento con il ciclo di conferenze è sabato 4 giugno con l’incontro La rinascita dei borghi parte dalla biodiversità durante il quale diamo spazio alle buone pratiche e agli esempi virtuosi di alcune comunità appenniniche. Domenica 5 giugno invece Vincenzo Maidani, Presidente di Slow Food Marche, introduce la conferenza La rigenerazione sociale ed economica delle comunità locali.
«I territori scossi dal sisma sono un laboratorio ideale per riflettere sul futuro delle aree interne. Vogliamo affiancare le comunità ancora presenti e facilitare gli scambi tra la gente degli Appennini. Per maturare una coscienza comune da cui attingere per costruire le comunità a venire» spiega Vincenzo Maidani, presidente di Slow Food Marche.